Roma Integra
A cura di OMVCI e SONIA con la partecipazione di SlowFood Lazio e del Comune di Zagarolo.
Contesto
L’Italia in generale e la metropoli di Roma in particolare hanno conosciuto dei forti flussi migratori negli ultimi anni. All’inizio del 2010 l’Istat ha registrato 4 milioni e 235.000 residenti stranieri, ma, secondo le stime Caritas-IDOS, si contavano 4 milioni e 919.000 stranieri residenti in Italia. Secondo la stessa fonte, l’aumento dei residenti è stato di circa 3 milioni di unità nel corso dell’ultimo decennio e di quasi 1 milione nell’ultimo biennio. Poco più di un decimo vive nel Lazio (497.940 ossia 11,8%), di cui 268.996 a Roma.
“Intanto però, complice la fase di recessione, sono cresciute anche le reazioni negative al fenomeno migratorio. Gli italiani sembrano lontani, nella loro percezione, da una reale comprension di questa realtà. Nella ricerca Transatlantic Trends (2009) gli intervistati mediamente hanno ritenuto che gli immigrati corrispondano al 23% della popolazione residente (sarebbero quindi circa 15 milioni) e che i “clandestini” siano più numerosi dei migranti regolari (mentre le stime accreditano un numero tra i 500.000 ed i 700.000)”.
Una recente ricerca del CENSIS, basata su 5.000 interviste realizzate ad abitanti di 10 grandi città, rivela che il 90% degli abitanti delle metropoli prova una qualche paura e il 42,4% prova “una grande paura” rispetto al fenomeno migratorio. La nostra città risulta essere quella dove si registra la maggiore percentuale di abitanti che affermano di vivere nella paura.Si tratta di un dato che colpisce perché Roma è in cima alla classifica delle città più sicure del mondo. Secondo il direttore della fondazione CENSIS, il motivo della paura dei romani “è lo scarso adattamento della città al cambiamento generato dall’immigrazione”. Le scuole possono avere un ruolo chiave: secondo il VII rapporto (2010) dell’Osservatorio Romano sull’ Immigrazione, nel confronto tra gli anni scolastici 2006-2007 e 2009-2010 l’incremento di alunni stranieri nella provincia e’ stato nella media del 28,2%, nel solo Comune di Roma del 26,8% e invece di ben il doppio nel Distretto scolastico n°36 di Palestrina- Zagarolo (+51,6%). Qualsiasi intervento teso a favorire il dialogo non può prescindere da un coinvolgimento delle scuole. Tra l’altro la paura è generata soprattutto dal pregiudizio e dall’ignoranza delle culture dell’altro. L’iniziativa proposta da questo progetto è volta a eliminare il pregiudizio, l’ignoranza e la paura intorno al fenomeno immigrazioni ed immigrati.
Obiettivo generale: sensibilizzare le comunità di residenti italiani e stranieri – con particolare enfasi alle fasce in età scolare, alle donne e alle loro famiglie - nei Comuni di Roma e dell’hinterland (Zagarolo, Palestrina) sui temi del dialogo interculturale e dell’ inclusione sociale attraverso una migliore conoscenza del fenomeno migratorio e del suo apporto positivo ed il riconoscimento della diversità come valore che contribuisce all’ integrazione e alla ricchezza del tessuto urbano e sociale.
Obiettivi specifici:
sistentizzare i risultati di ricerche partecipative e di vari studi recenti sugli ostacoli e le opportunità all’integrazione e all’inclusione sociale vissuti daimigranti delle diaspore presenti su Roma e provincia.
Accrescere - a partire dalle scuole - la conoscenza della situazione di alcune comunità della diaspora e identificare gli ostacoli così come le opportunità per una migliore integrazione tra residenti italiani e stranieri e per un co-sviluppo;
Contribuire – anche con un evento pubblico- alla valorizzare della propria cultura in relazione alle culture “altrui” e incrementare la conoscenza di queste culture da parte dei cittadini italiani usando il “Cibo” come mezzo di dialogo;
Contribuire a creare e rafforzare un rete inter-comunale - di Associazioni (italiane, straniere e miste) ed Enti pubblici interessati dal fenomeno migratorio che sia in grado di individuare buone pratiche da promuovere in questi stessi territori e altrove.
Destinatari del progetto
Adulti e alunni di scuole medie inferiori e superiori, italiani e stranieri, dei territori di Roma e Provincia che saranno informati sui temi del dialogo interculturale e dell’ inclusione sociale attraverso una migliore conoscenza del fenomeno migratorio e del suo apporto e il riconoscimento della diversità come valore che contribuisce all’ integrazione e alla ricchezza del tessuto urbano e sociale.
Le attività previste:
Eleborazione di un documento di sintesi che parta da lavori pregressi di ricerca partecipativa su alcune comunità della diaspora di Roma e Provincia.
Il materiale di divulgazione della ricerca e quello didattico sarà preparato da specialisti nell’elaborazione di supporti audiovisuali. Tutto il materiale prodotto, oltre che circolato ai soggetti direttamente coinvolti, verrà reso disponibile on-line, tramite i siti web di OMVCI e di SONIA.Collaborazione-concorso tra gli studenti per l'elaborazione del logo “RomaIntegra” e divulgazione dei risultati del documento di sintesi.
Il logo “Roma Integra”, insieme ai logo della Regione Lazio, sarà utilizzato in tutte le attività promosse dalla presente iniziativa tanto a Roma come nei comuni della provincia coinvolti (Zagarolo e Palestrina) e ne sarà riconosciuta la paternità allo/a studente/studentessa la cui proposta sarà giudicata vincente. Tutte le proposte pervenute saranno rese disponibili sul sito web di OMVCI e SONIA.Si organizzeranno fino ad un massimo di 10 laboratori scolastici di sensibilizzazione miranti a sottolineare la valenza positiva del fenomeno migratorio nelle scuole a partire dal binomio saperi-sapori della migrazione.
Il materiale divulgativo utilizzato verrà reso disponibile on-line sui siti delle associazioni. Si prevede la presenza di un disegnatore/fumettista durante i laboratori per coinvolgere gli studenti nella produzione di una serie di fumetti focalizzati sui temi dell’ integrazione e delle seconde generazioni di migranti partendo dal tema del cibo..In collaborazione con Slow Food Lazio, organizzare giornate di riflessione e pratica dell’ integrazione dei sapori e delle culture sullo stile di un “Terra Madre etnica” di Roma e provincia, L’evento prevede la realizzazione di, laboratori per ragazzi e adulti con prodotti e piatti tipici dei paesi di origine di alcune diaspore.
La partecipazione di SlowFood servirà a garantire il livello di esperienza necessaria per iniziare un percorso che sia in grado di stimolare il dibattito sul dialogo tra culture a partire dai cibi che mangiamo, dal valore identitario che questi veicolano nella definizione delle nostre culture e nell’invenzione di nuovi legami interculturali.Si organizzeranno una serie di incontri e conferenze a partire dal cibo, da chi lo produce e da chi lo consuma.
Esperti nazionali ed internazionalisui temi legati al cibo, all’ integrazione ed ai complessi fenomeni della interculturailtà potranno incontrare e scambiare opinioni con i ragazzi e le ragazze, che hanno partecipato all’esperienza di “Roma Integra”, i loro genitori ed il pubblico in generale.La Pratica di “ Roma Integra”: SONIA, in collaborazione con l’OMVCI ed altre organizzazioni ed enti creerà ed animerà una rete di attori sociali, composta da associazioni di immigrati, associazioni del Terzo Settore e da rappresentanti di Enti locali e pubblici. L’obiettivo di questo lavoro di rete é quello di creare uno spazio di dialogo tra i diversi attori, identificare delle esperienze positive d’integrazione soprattutto nelle scuole e tra le famiglie e progettare insieme piani di azione locale, provinciale e regionale per ridurre gli ostacoli all’integrazione.
Le attivita si svolgeranno nel corso del 2013, compatibilmente con i calendari didattici delle scuole che hanno un ruolo centrale per il successo di tale iniziativa.